Cà Guidi sceglie di diventare un'azienda a ZERO VELENI

Cosa significa? Semplicemente che ci siamo stancati. Stancati di avvelenarci ogni giorno con prodotti di uso quotidiano, carne, insaccati, verdure, frutta, che vengono realizzati con uso di pesticidi, additivi, conservanti, mangimi di dubbia origine, dannosissimi, a volte letali, per la nostra salute.

Quando una persona cara si ammala in maniera irreparabile perchè per 50 anni in Romagna (in tutta Italia, ci viene da dire) si sono utilizzati pesticidi in forma massiva, complici l’ignoranza degli agricoltori, la connivenza di cooperative agricole e di consorzi agrari, con le autorità che hanno sempre guardato da un’altra parte, allora ti rendi conto che è ora di dire basta. Di diventare un’azienda a ZERO VELENI. Perchè i pesticidi, nome elegante, che rassicura, non sono altro che VELENI. Che uccidono. Tutti i giorni.

La Romagna è in cima alle classifiche italiane per morti a causa di tumori ai polmoni ed apparato digerente. I prodotti che arrivano sulle nostre tavole hanno sempre tracce di pesticidi. Perfino in agricoltura “biologica” si utilizzano prodotti come il Rotenone, potente insettifugo di origine naturale, largamente usato fino al 2012 (!) su piante da frutta e patate, che studi hanno accertato indurre il morbo di Parkison.

Quindi basta. Cà Guidi è diventata totalmente libera da veleni. Oltre il biologico. Verso la salute nostra e dei nostri figli. Abbiamo scelto di permettere alla natura di fare il suo corso. Non utilizziamo più alcun fitofarmaco, anche se ammesso in agricoltura biologica, per combattere insetti ed altri simpatici animaletti dell’orto.

Cosa significa? Vuol dire che se diamo il nostro olio ai nostri figli, lo facciamo nella certezza che non potrà loro nuocere. Significa che se la verdura che produciamo ha qualche segno di morso di insetti, se la frutta è imperfetta o poco sviluppata, non importa. Almeno sono prodotti sani, gustosi che non uccidono. Significa che cominciamo a produrci insaccati, formaggi e sott’oli senza conservanti, nitriti ed altre porcherie nocive al nostro organismo.

Noi facciamo la nostra parte. Ora il consumatore deve fare la sua. DEVE pretendere di conoscere l’origine ed il livello di salubrità dei prodotti che acquista. DEVE ritornare alla micro-economia del territorio, andando a comprare dagli agricoltori e da loro esigere che il prodotto sia SANO.

Fonti:

– Pan-Montojo F, Anichtchik O, Dening Y, Knels L, Pursche S, Jung R, Jackson S, Gille G, Spillantini MG, Reichmann H, Funk RH (2010)“Progression of Parkinson’s disease pathology is reproduced by intragastric administration of rotenone in mice.”

– La chimica in pentola – Roberto Pinton – Giunti Demetra